Oi Dialogoi

Ultimo fascicolo

N. 1 (2024)
Pubblicato marzo 28, 2024

Oi Dialogoi prende vita e nome da una iniziativa già in essere, Interpretazioni – Reti di relazioni generate da un’opera d’arte, che stringe in una rete in via di espansione diversi attori dei Conservatori di Musica e delle Università che vi partecipano: la doppia o tripla veste (docenti, studenti, dottorandi, con fluide intersezioni più frequenti di quanto si immagini), se creativamente interpretata e gestita, consente agilità senza precedenti e si pone come generatrice di nuove relazioni.

La vera novità di Oi Dialogoi consiste difatti in un nuovo, propositivo modo di pensare e fare ricerca, che la Rivista non teorizza, ma è e mostra, nella risultanza plurale e viva delle sue voci. Ricerca che raccorda discipline varie entro performance onnicomprensive, facendo della Musica, del Suono, della Percezione l’origine o il riflesso di esperienza e di indagine; ricerca che non ignora la specializzazione ma sa rispondere a esigenze estetiche differenti, e risuonare di «connessioni divergenti, come è per l’arco e la lira», secondo le parole di Eraclito; ricerca che non abbandona l’etica, e non perde di vista il riconoscimento del merito; ricerca internazionale, e volta addirittura a superare lo steccato del concetto di nazione, aprendosi ad altro; ricerca che è ambito difficile a definirsi a priori, e che è bene mantenga, anzi, zone dal divenire non prevedibile, aperto al nuovo e all’antico, a dinamica iniziativa personale, a sorprese e scoperte. Ricerca che, quanto alle figure formate in Conservatorio, connota e ispira vocazioni assai diverse, ognuna incarnante un differente senso della ricerca stessa. Il musicologo e lo storico; il compositore e l’interprete; il didatta e l’esperto in nuove tecnologie: tutte figure non riducibili l’una all’altra né in senso esistenziale né estetico né musicale né teoretico, eppure spesso compresenti in una medesima persona, che con fantasia ne armonizza le possibilità in movimento! Senza parlare della formazione plurima nella figura del musicista (spesso anche filosofo, o ingegnere, o linguista, matematico, letterato, poeta...) e della qualità dialogante e incircoscrivibile della missione e dell’espressione sua.

Quanto alla definizione dei termini della ricerca, cui si è tra le righe accennato: indispensabile preliminare di cui va tuttavia preservata la qualità specifica. La ricerca in campo artistico è ancora nella sua fase di scoperta, un viaggio dove i confini tra linguaggio e libertà devono essere tessuti ad ogni nuovo contributo.

Oi Dialogoi si dirige spontaneamente e di necessità verso un nuovo umanesimo propiziato da albe sempre nuove che nonostante tutto il nostro mondo esprime ogni giorno. Eppure qualche steccato va piantato, e la Rivista si propone di farlo, in vario modo mai esaustivo, nella speranza che il metodo aperto e l’impianto di Oi Dialogoi ispirino nuove sollecitazioni e vedute.

 

Fin dall’inizio il progetto (e successivamente anche questa rivista) è stato supportato e finanziato dal Conservatorio F.A. Bonporti di Trento e Riva del Garda; ringraziandone gli organi direttivi tutti, sottolineiamo la visione virtuosa e lungimirante dell’istituzione.

Il filo di (M)Arianna

Marianna Vidale
7-8
Il filo di (M)Arianna
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Multimedia

Sebastiano Beozzo,Chiara Chioni,Silvia Mannocci,Camilla Venturini,Samuele Zilio
181-194
“Is Landscape…” sound ? Approccio multidisciplinare al paesaggio sonoro di Trento
https://doi.org/10.1473/oidi0013
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