Abstract
L'articolo indaga la dimensione non ufficiale e informale della diplomazia europea di Ferdinando I, analizzando la corrispondenza inviata dai nunzi papali, residenti a Firenze, alla Segreteria di Stato a Roma. Da un lato, le lettere dei nunzi evidenziano il ruolo di figure legate al commercio e alla finanza internazionale, come Girolamo Gondi, Orazio Rucellai e Neri Giraldi. D’altra parte, nella corrispon- denza inviata a Roma, emerge la funzione diplomatica non ufficiale di ecclesiastici come il cardinale Alessandro de’ Medici e Carlo Antonio Dal Pozzo. Inoltre, lo stesso cardinale Alessandro insieme a don Giovanni de’ Medici fornisce una prova tangibile della centralità dell'elemento familiare all’in- terno dell’azione diplomatica occulta svolta da Ferdinando. L’osservatorio romano costituito dai nunzi permette quindi di delineare una prima provvisoria e perspicua sintesi degli uomini, delle istanze e dei ruoli dell'articolata diplomazia parallela di Ferdinando.