Sentire animale? Trans-specismo e antropocentrismo fra cinema e tecnologie immersive
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Parole chiave

Uexküll; Nagel; cinema animale; realtà virtuale; percezione non umana.

Come citare

Conte, P., & Pinotti, A. (2024). Sentire animale? Trans-specismo e antropocentrismo fra cinema e tecnologie immersive. Scenari, (21). https://doi.org/10.7413/24208914180

Abstract

È possibile accedere ai mondi esperienziali di altre specie animali? Dalla teoria delle “bolle di sapone” di Uexküll agli inaccessibili pipistrelli di Nagel, tanto la biologia quanto la filosofia hanno categoricamente negato che tale varco verso l’Animale sia percorribile. Eppure, paradossalmente, lo stesso Uexküll non ha fatto altro che provarci, immaginando i mondi soggettivi degli animali e ricorrendo a disegni e fotografie per sostenere tale immaginazione. Il cinema e la realtà virtuale hanno raccolto e rilanciato questa sfida. Questo articolo ne esamina alcuni casi di studio rilevanti, riflettendo sul desiderio umano troppo umano di trascendere l’umano stesso e proponendo di distinguere due diverse tipologie di inquadratura soggettiva – antropomorfica e teriomorfica – utilizzate per tentare di rendere modalità percettive non umane.

https://doi.org/10.7413/24208914180
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