https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/issue/feed B@belonline 2024-05-16T12:27:28+00:00 Francesca Brezzi francesca.brezzi@uniroma3.it Open Journal Systems <p>B@belonline (ISSN: 2531-8624) è una rivista annuale peer reviewed, completamente open access, nata nel 2002 con lo scopo di promuovere il confronto e il dialogo all’interno del dibattito filosofico, offrendo alla comunità scientifica internazionale uno spazio libero di condivisione di idee e ricerche.<br>Il suo obiettivo è quello di ripensare le questioni fondamentali della filosofia, in particolare quelle etiche e del pensiero della differenza.</p> https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3145 Editoriale 2023-11-25T10:58:15+00:00 Francesca Brezzi autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3146 Thinking Beyond Boundaries: Towards the XXV World Congress of Philosophy 2024-05-07T12:42:47+00:00 Luca Maria Scarantino autore@xyz.com Emidio Spinelli autore@xyz.com Emidio Spinelli autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3147 In medio stat virtus. The Justification of Punishment between Deontology and Utilitarianism 2024-05-16T10:31:05+00:00 Sofia Bonicalzi autore@xyz.com Mario De Caro autore@xyz.com <p>In questo articolo ci proponiamo di difendere l'affermazione che le teorie giustificative della pena plausibili dal punto di vista psicologico e normativo sono quelle che fondono virtuosamente elementi deontologici (in particolare retributivisti) e consequenzialisti (utilitaristi). In molti casi ordinari, questi punti di vista alternativi convergono facilmente - in pratica, se non in linea di principio - quando si tratta di determinare se, e in che misura, un determinato colpevole debba essere punito. Spesso, infatti, la punizione dell'autore di un reato può soddisfare contemporaneamente fini retributivisti e utilitaristici, come, ad esempio, il ripristino della giustizia attraverso la punizione di chi merita di essere punito e la massimizzazione dell'utilità generale. Nel documento, tuttavia, presenteremo un caso di studio che mostra la tensione che si verifica quando la visione retributivista e quella utilitarista puntano a comportamenti punitivi diversi. Soprattutto in questi casi, ma anche in linea di principio, l'adesione al punto di vista utilitarista potrebbe sembrare l'opzione migliore. L'utilitarismo, infatti, è spesso descritto come più umano e più in linea con una comprensione empiricamente valida dell'azione umana. Allo stesso tempo, le visioni utilitaristiche - siano esse intese nella loro versione "atto" o "regola" - possono essere messe in discussione da preoccupanti obiezioni, tra cui i rischi di capro espiatorio e di esagerazione della punizione. Per evitare tali eccessi, sosterremo che le teorie miste della pena, che fondono criteri retributivisti e utilitaristici, sono da preferire.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3148 Senza limiti e confini. Metamorfosi delle barriere in epoca digitale 2024-05-16T10:33:32+00:00 Adriano Fabris autore@xyz.com <p>Dopo un chiarimento terminologico sui concetti di "confine" e "limite", questo saggio analizza le trasformazioni che il significato di questi concetti subisce nel pensiero contemporaneo. Oggi sembra che i confini debbano essere superati, che tutte le barriere debbano crollare e che i limiti non esistano più. Una visione di questa situazione è offerta in riferimento all'esperienza del "metaverso". Di fronte a questa situazione, si propone un ripensamento delle nozioni di "limite" e "confine" e si mostra come da un punto di vista etico si possano affrontare le ambiguità che caratterizzano questi concetti.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3149 Oltre la filosofia e il nichilismo: verso una prassi postumana 2024-05-16T10:34:31+00:00 Francesca Ferrando autore@xyz.com Manuela Macelloni autore@xyz.com <p>Questo dialogo tra Francesca Ferrando e Manuela Macelloni evidenzia come il postumanesimo sposti le possibilità ermeneutiche della condizione umana, portando a nuove pratiche di vita. Il postumanesimo sta emergendo come prassi. Quali sono queste pratiche? Quali sono le possibilità generative che il postumanesimo ci offre? Possiamo pensare a presenti e futuri al di là delle traiettorie nichiliste dell'Antropocene?</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3151 Ricostruzione urbana postbellica e terapia della memoria 2024-05-16T10:35:29+00:00 Giovanna Costanzo autore@xyz.com <p>Quando la violenza della guerra ha travolto i corpi e distrutto città, storie e tradizioni, finisce per cancellare i tratti riconoscibili delle città per intere generazioni. Per questo motivo, quando le realtà devastate potranno finalmente essere ricostruite in tempo di pace, sarebbe giusto che urbanisti e architetti si ponessero la domanda etica di come sanare, attraverso il gesto architettonico, vite interrotte e tradizioni umiliate. L'alternativa ai piani "uberticidi" del nemico, volti a distruggere identità e appartenenze, passa attraverso un processo di ricostruzione. Certo, questo implica la domanda se costruire significhi cancellare ogni segno di barbarie o mantenere un filo ininterrotto con ciò che è accaduto, per questo il gesto architettonico ha un valore etico nel lenire l'odio e l'inimicizia interetnica. Un caso esemplare è la città di Sarajevo e la sua ricostruzione.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3150 Filosofia e musica tra eccedenza e mancanza 2024-05-16T10:36:31+00:00 Clementina Cantillo autore@xyz.com <p>L'antico rapporto tra filosofia e musica ha dato luogo a una pluralità di interpretazioni, che ne hanno sottolineato l'affinità o la divergenza, l'uguaglianza o la dissomiglianza, in quest'ultimo caso coinvolgendo categorie come "debordamento" o "assenza" rispetto alla semantica o all'asemanticità del linguaggio sonoro rispetto a quello verbale.&nbsp; Questo saggio ne richiama le principali declinazioni, soffermandosi, in particolare, sul dibattito che si è animato anche in Italia a partire dalla seconda metà del secolo scorso e si è sviluppato, seppur con fasi alterne, fino ai giorni nostri. La prospettiva assunta è quella di un sentire e pensare "con la musica" e non solo "sulla musica", creando uno spazio autonomo di "attraversamento" che non "risolve" né subordina uno dei due termini.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3152 Varcare soglie, attraversare confini 2024-05-16T10:37:25+00:00 Marcello Ghilardi autore@xyz.com <p>Ogni confine ha una duplicità intrinseca: da un lato, separa, blocca, chiude, nasconde alla vista, impedisce di avanzare senza che si percepisca una differenza; dall'altro, offre un limite, e quindi una forma, a una o più dimensioni dell'umano - territoriale, espressiva, linguistica, giuridica. Senza confini ci sarebbe l'indistinto, l'informe. Il confine, come sappiamo, separa e allo stesso tempo collega, distingue e allo stesso tempo lega, unisce. Il confine è una zona di blocco e un luogo di passaggio: invisibile, inesteso, eppure efficace. Pensare al confine come valore e non come elemento limitante che vincola e inibisce implica una trasformazione del proprio sguardo e del proprio atteggiamento: evidenziando i fenomeni di interferenza culturale - economica, politica, filosofica, letteraria, biologica - si possono cogliere le culture proprio come luoghi di identità, mai neutrali, dove sempre si vive, si pensa, si cambia. Solo ponendosi ai margini ed esaminando il fluido movimento dei confini, ci si può porre al centro delle domande e dei cambiamenti stessi stimolando una trasformazione interculturale dell'atteggiamento critico che investe il pensiero filosofico.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3154 Las mil caras de la identidad: identidad narrativa y reconocimiento 2024-05-16T10:43:30+00:00 Marcelino Agís Villaverde autore@xyz.com <p>La questione dell'identità è un tema interdisciplinare, il che significa che non si può avere un unico approccio alla questione, poiché l'argomento è stato affrontato in molti modi diversi: culturalmente, socialmente, digitalmente e geneticamente. L'identità può essere affrontata anche da un punto di vista di genere e, in ogni caso, da un punto di vista filosofico, come farò io. Più specificamente, riprenderò alcune delle più innovative contribuzioni sviluppate da Paul Ricœur da un punto di vista ermeneutico, quando presenta i concetti di identità narrativa e la dicotomia identità-ipseità.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3156 Oltre i confini di Atene: le scuole di filosofia alla fine del mondo antico 2024-05-16T10:45:25+00:00 Riccardo Chiaradonna autore@xyz.com <p>Questo articolo si concentra sulle scuole filosofiche alla fine del mondo greco-romano antico. Sotto l'Impero romano, la filosofia non era confinata ad Atene, ma copriva tutto il mondo mediterraneo, soprattutto in Oriente. Esempi di questa situazione sono la biografia di Plotino e le scuole filosofiche neoplatoniche. Un altro aspetto interessante della Tarda Antichità è il ruolo acquisito dalle donne nelle scuole filosofiche. La filosofia superò i confini (sia geografici che culturali) di Atene e questo processo assicurò la trasmissione della filosofia greca alle epoche successive.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3157 Beyond Disciplinary Boundaries: Alcmaeon of Croton between physics, medicine and philosophy 2024-05-16T10:46:42+00:00 Francesca Gambetti autore@xyz.com <p>Negli ultimi decenni è cresciuta l'esigenza di adottare un nuovo approccio alla conoscenza caratterizzato da una prospettiva inter- e trans-disciplinare più ampia possibile, in grado di rispondere ai rapidi e complessi cambiamenti della società e alla natura multidimensionale dei problemi e delle questioni che la attraversano. Tuttavia, la transdisciplinarità non è un prodotto del XX secolo: questo approccio olistico che mira a tenere insieme tutte le conoscenze scientifiche, che aspira a esistere contemporaneamente tra, attraverso e oltre le diverse discipline, ha caratterizzato la nostra cultura fin dall'antichità. Se volessimo cercare il primo esempio di scienza transdisciplinare, dovremmo forse rivolgerci alla figura di Alcmeone di Crotone, un "ricercatore sperimentale" che condusse le sue ricerche attraverso i campi della fisica, della medicina (neurofisiologia) e della filosofia (epistemologia). Per il concetto di salute come isonomia di forze opposte, per lo studio dei sensi contenuti nella testa e per l'encefalocentrismo, è considerato fondamentale per lo sviluppo della medicina ippocratica, un neuroscienziato ante litteram e uno scienziato veramente oltre i confini.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3158 Modelli di organizzazione del sapere oltre i confini disciplinari: il multiprospettivismo di Gottfried Wilhelm Leibniz 2024-05-16T10:47:48+00:00 Cristina Marras autore@xyz.com <p>In questo articolo presento il modello di organizzazione della conoscenza, definito multiprospettico, proposto dal filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz. Mi concentro sul 21° capitolo dei Nouveaux Essais dedicato alla Divisione delle scienze e sugli scritti di Leibniz sulla Scienza generale. Discuto la visione leibniziana di una conoscenza relazionale basata su una revisione critica dell'organizzazione tradizionale delle scienze e degli approcci di ricerca (autoreferenziali e chiusi). La proposta di Leibniz trascende i confini territoriali disciplinari, disegna un modello complesso e cooperativo in cui si combinano conoscenza teorica e pratica. Leibniz lavorò instancabilmente per tutta la vita a un piano concreto di riforma e sviluppo della scienza per il bene pubblico; un modello che può essere ancora oggi fonte di ispirazione.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3160 Sconfinamenti di genere. Judith Butler e la critica alla psicoanalisi lacaniana 2024-05-16T10:48:43+00:00 Caterina Marino autore@xyz.com <p>A partire dalla decostruzione delle concezioni essenzialiste dell'identità e dei rapporti binari maschio/femmina, eterosessualità/omosessualità, Judith Butler è giunta a mettere in discussione anche la presunta naturalità dell'"eterosessualità obbligatoria", mettendo in dubbio la perfetta corrispondenza tra sesso biologico, identità di genere e orientamento eterosessuale. Partendo dalla prospettiva di Butler, intendiamo approfondire il rapporto problematico con la psicoanalisi, in particolare con la fase cruciale costituita dal complesso di Edipo, che presuppone il tabù dell'incesto. Confrontandosi con Lacan e la sua elaborazione della Legge del Simbolico, che regola l'identità e l'orientamento sessuale attraverso gli interdetti edipici, funzionanti in riferimento al paradigma eterosessuale, Butler intende metterne in discussione il carattere immutabile e il Fallo come significante privilegiato dell'ordine simbolico.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3161 Corrispondenze di ‘opacità’ fra scienza ed etica. Incursioni speculative interdisciplinari verso una svolta epistemologica della complessità 2024-05-16T10:49:52+00:00 Patrizia Nunnari autore@xyz.com <p>La riflessione sui "quanti" nel XX secolo ha mostrato un mondo impossibile da analizzare a partire da elementi isolati, esistenti in modo indipendente e senza l'osservatore e la sua coscienza. Ciò ha suggerito l'assunzione di un "senso ampio della cognizione". Il metodo induttivo-deduttivo avrebbe storicamente messo in ombra l'"abduzione", espressione di invenzione, creazione e pensiero intenzionalmente contraddittorio, aperto ad approcci laterali, meno ovvi e probabili. La necessità di ridefinire la razionalità ha permesso l'irruzione dell'ambiguità, dell'indecidibilità, dell'incompletezza, della contraddizione e dell'incertezza nel fare scienza, avvicinandola alle figure speculative "opache" dei "volti" di Lévinas, del "sé integrale" di Ricœur, dell'attenzione di Jonas alla "Responsabilità" verso le generazioni future, dell'urgenza di Morin di "comprendere la condizione umana" nella sua inedita "complessità".</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3163 Misure e confini porosi: la comparsa dell’altro o dell’altra 2024-05-16T10:50:47+00:00 Danilo Di Matteo autore@xyz.com <p>L'idea di limite è fondamentale nel mondo classico. Tuttavia, come mostra l'Etica Nicomachea, secondo Aristotele la "misura" si riferisce alle persone, alle situazioni. Poi, a sconvolgere misure, limiti e pro-porzioni c'è l'"Altro". L'alterità vista come qualcosa di spesso "incomprensibile" all'occhio, per usare le parole di Karl Jaspers. Dal punto di vista etico, anche l'idea di libertà andrebbe coniugata con quella di responsabilità, in una sorta di rapporto a loop in cui entrambe si limitano a vicenda. Tuttavia, come sostiene Luigi Pareyson, la libertà non ha ontologicamente "limiti". In definitiva, è nella "tensione" tra limite e "sconfinamento", nella "porosità" dei confini che si alimenta la vita morale, cognitiva, affettiva, volitiva ed estetica di ogni uomo o donna e di ogni cultura, nonché l'organizzazione dei diversi ambiti disciplinari.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3165 L’enigma della soglia 2024-05-16T10:52:05+00:00 Dario Gentili autore@xyz.com <p>Il saggio si propone di considerare la concezione di Karl Jaspers delle situazioni limite sulla base della loro peculiare spazialità. La stessa terminologia utilizzata da Jaspers consente questo tipo di analisi. Infatti, essere in una situazione implica che l'esistenza (Dasein) sia situata all'interno di un ordine topografico e sono sempre le metafore spaziali a descrivere le situazioni limite. Ed è sempre un'immagine spaziale quella che Jaspers utilizza per rappresentare lo spazio del "salto" dall'esistenza immanente all'ordine topografico a una possibile Existenz che lo attraversa: quella di una "soglia enigmatica". Si cerca poi di rintracciare in altri pensatori (Derrida, Foucault, Benjamin) una concezione della soglia come spazialità non topografica che permetta di concepire, contemporaneamente e allo stesso tempo, qui e al di là, immanenza e trascendenza, reale e possibile, essere cittadino ed essere straniero. Emerge che il significato di soglia assume sfumature diverse e talvolta sostanziali a seconda della lingua (Seuil, Schwelle, Threshold).</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2023 https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3167 Monoteismi in mare aperto. Il Mediterraneo tra confini identitari e orizzonti chiusi 2024-05-16T10:53:19+00:00 Paola Ricci Sindoni autore@xyz.com <p>Il saggio si propone di esplorare, in una sorta di viaggio geofilosofico, le diverse stratificazioni culturali del Mediterraneo, comprese le tre religioni del Libro: Ebraismo, Cristianesimo e Islam, capaci di disegnare un suggestivo codice simbolico. Qualunque sia l'origine delle religioni, dopo l'insediamento di un ricco politeismo, l'ebraismo venne a imporsi nella fascia mediorientale, seimila anni prima della nascita di Cristo, proponendo un rigoroso monoteismo e un'articolata visione del mondo. Sulle sue orme seguirono il cristianesimo e poi, nel 600 d.C., l'islamismo, religioni storiche che si posano sulle sponde del Mediterraneo, spettatore muto e mobile delle tre diverse rivelazioni di un Dio complice del mondo e delle sue storie travagliate. Quasi a evocare, nell'intreccio simbolico tra onde del mare ed esperienze storiche, la necessità di superare identità rigide e chiuse per conquistare quell'apertura di sguardo che solo il mare può evocare.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3169 Memoria, storia, oblio: ebraismo e filosofia 2024-05-07T12:47:51+00:00 Francesca Brezzi autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3170 Il percorso filosofico-politico di Hannah Arendt. Dall’amor mundi in Agostino alla teoria del giudizio in Kant 2024-05-16T10:57:52+00:00 Maria Teresa Pansera autore@xyz.com <p>Nella sua prima opera, Il concetto di amore in Agostino, Hannah Arendt mette in luce, all'interno del legame trascendentale che è l'amore cristiano, la relazione plurale che unisce gli uomini tra loro e con il mondo. Parte poi dalla dilectio proximi di Agostino per delineare la sua personale concezione di amor mundi. Con queste premesse, recupera il ruolo fondamentale dell'azione politica e individua in essa la via attraverso cui rispondere alla richiesta di una dimensione autentica e unitaria dell'uomo. L'epoca moderna ha oscurato il vero significato dell'azione morale, inserendo nella mente delle masse la convinzione che legge e morale siano la stessa cosa. In questo modo, la maggior parte dei nazisti eseguiva ciecamente gli ordini e non era in grado di esaminarli dal punto di vista etico del rispetto per l'umanità. Arendt cerca attraverso il giudizio una possibile riconciliazione tra theoria e praxis. Prende a modello il giudizio estetico di Kant, che non si basa su verità eterne e universali dell'intelletto, ma offre spazio alla ricerca di senso e significato, alla discussione, al confronto e alla libertà di pensiero. Il diritto di giudicare è quindi assolutamente inalienabile, perché solo giudicando costantemente l'uomo può dare senso al mondo e condividerlo con gli altri esseri umani. Non si può quindi prescindere da un'accezione etica del pensare, l'attività in cui pensiero e parola rimangono indissolubilmente uniti e caratterizzano il modo di vivere in cui possono manifestarsi qualità veramente umane.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2023 https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3173 Redenzione e conoscenza nel concetto di immagine dialettica di Walter Benjamin 2024-05-16T11:00:12+00:00 Tamara Tagliacozzo autore@xyz.com <p>La struttura epistemologica del "concetto di storia", che Benjamin presenta in un'immagine dialettica monadica, è caratterizzata da una dimensione temporale non lineare né progressiva, ma intensiva e ideale, messianica, in cui il concetto conoscitivo coincide con l'ideale (del bene, della giustizia), che è caratterizzato da totalità ed eternità. Emerge qui il legame tra l'impostazione teologica trascendente e ideale, segretamente attiva nell'immanenza della redenzione, e l'impostazione immanente del politico. Infatti, il passato redento convoca nel tempo presente, per un momento fuggente, il tempo messianico del compimento del Regno di Dio, fornendo così l'occasione e la direzione per la prassi, per l'azione rivoluzionaria, messianicamente e teologicamente motivata, volta alla costruzione di una società senza classi.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3174 Ripensare la teodicea. In discussione con Marco Ivaldo a proposito di un libro recente sul male 2024-05-16T11:01:23+00:00 Pierluigi Valenza autore@xyz.com <p>L'articolo si concentra sui suggerimenti per ripensare la teodicea che possono essere tratti dalla discussione sul male offerta dai grandi filosofi del criticismo e dell'idealismo tedesco: Kant, Fichte, Schelling ed Hegel. Lo fa seguendo l'esposizione di Marco Ivaldo nel suo recente libro Sul male. Kant, Fichte, Schelling ed Hegel, accompagnando questa esposizione con suggerimenti e riflessioni proprie. In Kant e Fichte domina una rilettura in chiave morale del problema del male, che però investe la dimensione comunitaria come possibile risposta. Qui una riconsiderazione del bene supremo può offrire una possibilità di comprensione del riscatto del male fisico apparentemente trascurato. In Schelling e Hegel, il male sembra essere reso funzionale al bene, in una visione che in Schelling, tuttavia, sottolinea il carattere drammatico della scelta per il bene o per il male, e in Hegel presenta aspetti che permettono un avvicinamento alle riletture morali della filosofia trascendentale.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3175 Il femminile nei processi di individuazione attraverso i simboli arcaici, gli archetipi e il mito 2024-05-16T12:19:11+00:00 Arcangela Miceli autore@xyz.com <p>Il percorso di analisi ed esplorazione del mito si snoda, in questo lavoro, lungo tre direttrici che caratterizzano la ricerca e mirano a riscoprire nelle narrazioni, come nelle indagini, il ruolo fondamentale che il femminile ha assunto nei secoli. A partire dalle civiltà dell'Europa antica. Il filosofo-archeologo Gimbutas ci porta i segni che le società matrilineari hanno lasciato. Non si può parlare di mito senza fare riferimento al suo valore archetipico e all'impatto che ogni narrazione arcaica ha mantenuto. Soprattutto quando nei primi decenni del XX secolo Jung e i suoi fedeli collaboratori ne hanno ritrovato le radici e le hanno rivitalizzate e approfondite. Infine, il percorso interiore di consapevolezza e comprensione del ruolo che ogni individuo ha e svolge nel destino che attraversa la sua esistenza, trova, nella coralità e nel mito simbolico di Antigone (Brezzi), la realizzazione e l'universalità del dialogo con il proprio passato.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3176 La morte del cogito. Tra Benjamin e Freud 2024-05-16T12:20:16+00:00 Virginia Molinari autore@xyz.com <p>Questo saggio si propone di indagare l'ontologia di Benjamin attraverso un confronto con il pensiero di Freud, in particolare nel più ampio contesto della distruzione dell'Io. Nel frammento Il capitalismo come religione Walter Benjamin definisce Sigmund Freud come uno dei sommi sacerdoti del culto capitalista. Partendo dall'interpretazione di questo frammento, mostreremo il loro conflitto e la loro analogia intorno al processo di sviluppo del soggetto, caratterizzato da una serie di esperienze dimenticate. Il principio che sta alla base del saggio è che il rapporto tra Walter Benjamin e Sigmund Freud rompe l'immaginario del cogito, per aprire l'idea di soggetto storico come depositario del potere politico e dell'immaginario collettivo.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3177 Intentionality as a shadow of desire. The Role of Drive in the Constitution of Husserl’s Concept of Intentionality 2024-05-16T12:21:23+00:00 Emanuele Martinelli autore@xyz.com <p>Sebbene le riflessioni e gli studi sull'intenzionalità husserliana siano numerosi, le indagini testuali volte a registrare la presenza di una radice istintuale nelle prime formulazioni di questo concetto (1887-1893) sono scarse e trascurabili. A parte le indagini episodiche e le scoperte indiziarie, la ricerca più avanzata è stata offerta da Jocelyn Benoist che, in Intenzionalità e pulsione (The Bounds of Intentionality), propone un esame dei testi precedenti al 1894. Lo scopo dell'articolo è quindi quello di lavorare sugli scritti del periodo 1887-1893 e di ampliare il repertorio di Benoist attraverso l'inclusione di testi non esaminati.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2023 https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3178 Gefühle. Quellen der Lebendigkeit 2024-05-16T12:24:50+00:00 Heidemarie Bennent-Vahle autore@xyz.com <p>Il saggio fa luce sull'importanza delle emozioni nella vita umana. Vengono identificati diversi fenomeni emotivi - sensazioni corporee, atmosfere, stati d'animo ed emozioni - con particolare attenzione all'area delle emozioni. Le emozioni sono dirette verso oggetti o eventi specifici. Esse contengono elementi cognitivi, come desideri, credenze, giudizi basati sui fatti o sui valori, che sono collegati a un'intensa esperienza corporea e si rivelano quindi profondamente radicati nella personalità. Inoltre, vengono mostrate alcune caratteristiche strutturali generali dell'esperienza emotiva, che sono modellate in modi diversi a livello culturale e sociale, oltre che individuale e biografico. Su questa base vengono discusse l'ambivalenza dell'esperienza emotiva e le difficoltà di comprensione degli altri. In vista di una pratica filosofica orientata al futuro, che riguarda l'autoformazione e la comprensione comprensiva, viene messa a fuoco la necessità di un auto-distanziamento critico combinato con la coltivazione della compassione.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3180 La memoria ha un futuro. Pratiche filosofiche con l’Anfim nei licei 2024-05-16T12:26:15+00:00 Marco Trasciani autore@xyz.com <p>Sulla base di una recente esperienza di filosofia pratica condotta con studenti delle scuole superiori, analizzo il rapporto tra storia e memoria. Concentrandomi sul processo continuo di interrogazione del passato per costruire il futuro, indago la sfida di realizzarlo, attraverso un flusso di lavoro partecipativo. In questo senso la filosofia, nella sua accezione pratica, può attuare un'autoriflessione collettiva dell'intera comunità sui propri obiettivi e valori. L'articolo analizza le potenziali conseguenze che questo atteggiamento di auto-interrogazione può generare, definendole come democrazia radicale e consapevolezza di stabilire relazioni basate sulla cooperazione piuttosto che sulla competizione, come una conquista positiva per la vita sociale. Un'ulteriore considerazione è dedicata ai diversi aspetti che caratterizzano il clima della comunità dei filosofi pratici, compreso il lavoro collettivo di impostazione, sviluppo e valutazione dell'intero processo realizzato insieme agli studenti. L'auspicio è che le nuove generazioni possano imparare la cittadinanza come pratica di costruzione collettiva.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3181 Oltre il confine delle categorie filosofiche tradizionali: Merleau-Ponty e la letteratura in un percorso didattico interdisciplinare 2024-05-16T12:27:28+00:00 Maria Concetta Di Giaimo autore@xyz.com <p>Nel XX secolo la Fenomenologia cerca di ridefinire il rapporto uomo-mondo in vista dell'esperienza e della percezione; in questi ambiti vengono messe in discussione alcune categorie tradizionali della filosofia, spesso strutturate in modo dicotomico, come soggetto/oggetto, mondo sensibile/idea, fenomeno/essere. In questo quadro, dopo la fase culminante della Fenomenologia della percezione del 1945, il pensiero di Maurice Merleau-Ponty si evolve verso la ricerca di una nuova ontologia: tutto questo avviene ne "Il visibile e l'invisibile" dove, leggendo Proust, è portato a creare nuove parole ed espressioni in filosofia, come "idee sensibili" e "carne". L'argomento si presta a un'unità didattica interdisciplinare su filosofia e letteratura per gli studenti.</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3182 Note intorno a Gerardo Cunico, L’umanità in comune. Cultura, libertà, solidarietà 2024-05-07T12:49:31+00:00 Nicolò Germano autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3183 La descrizione delle qualità muliebri in Plutarco 2024-05-07T12:49:40+00:00 Arduino Maiuri autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2023 https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3184 Anna Maria Rossi, Linguaggio mistico e soggetto femminile. La forza della metafora in Chiara Lubich e nella letteratura mistica del primo ‘900, Città nuova, Roma 2022, pp. 344 2023-11-27T15:33:13+00:00 Claudio Guerrieri autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c) https://www.mimesisjournals.com/ojs/index.php/babelonline/article/view/3185 Angela Ales Bello (a cura di), Edmund Husserl, la preghiera e il divino. Scritti etico-religiosi, Studium, Roma 2022, pp. 192 2023-11-25T18:00:16+00:00 Paolo Pomes autore@xyz.com <p>&nbsp; &nbsp;</p> 2023-11-25T00:00:00+00:00 Copyright (c)